DATA: Mercoledì 05 Marzo 2014
FONTE: http://www.globalist.it
AUTORE: AdminSito
Chiesa ortodossa e partito del Progresso hanno firmato uno strano accordo per translare le spoglie dello scienziato nella cattedrale del Santo Sava.La polemica che si è scatenata dopo la denuncia del sito “Pescanik” comincia a rivelare una serie di misteriosi accordi stretti a Belgrado fra Patriarcato ortodosso e partito del Progresso (Sns) giocando sulle spoglie di Nikola Tesla, uno dei più grandi serbi della storia. Un patto firmato dal Patriarca Irinej e, anche se non si capisce a quale titolo, dalla ministra uscente dell’Energia, Zorana Mihajlovic e da Sinisa Mali, amministratore temporanei della capitale, prevede che i resti del grande scienziato vengano prelevati dal museo a lui dedicato nella cattedrale del santo Sava.
“La Serbia è conosciuta come il paese delle meraviglie, ma a volte uno deve strofinarsi gli occhi e prendersi a pizzicotti per rendersi conto che non sta sognando – scrive il sito -. Che cos’è questa sorta di trasferimento postumo, che tipo di accordo è mai questo, chi ha autorizzato un simile terzetto a giocare con le spoglie di un morto? E’ la Chiesa ortodossa che ha aderito alla campagna di Sns oppure Sns che collettivamente si è tramutato in una falange di fedeli? O forse la Serbia si sta trasformando in cortile in cui ognuno fa quel che vuole?”.
“Prima di tutto – continua “Pescanik” – che tipo di idea da sonnambulo è quella di trasferire Tesla dal luogo in cui ha riposato per più di mezzo secolo e dove viene descritto con tutto il suo essere ed il suo spirito, in un mondo al quale non ha mai appartenuto? Tutto ciò che Tesla ha fatto e creato durante la sua vita, il modo in cui ha vissuto e agito sono stati contrari ai dogmi della Chiesa, lui aveva paura delle forze celesti né faceva paura ad esse ma piuttosto ha cercato di metterle al servizio dell’umanità e della civiltà. Naturalmente, nessuno impedisce alla Chiesa ortodossa serba di esprimere rispetto verso questo grande uomo di scienza, e se vuole essa può erigere un monumento a Tesla, anzi se vuole anche un centinaio ovunque essa lo desideri”.
Tuttavia, qui si tratta di altro ovvero di un perfido tentativo debolmente velato di accostare Tesla a San Sava ed a Karadjordje (capo della prima insurrezione serba del 1804) presentando il Sinodo come unificatore della parte spirituale, politica e dell’intelligenza scientifica della nazione e posizionando anche simbolicamente la Chiesa al di sopra della società, dello Stato e della legge. Nessuno, nemmeno La Chiesa ortodossa, ha il diritto di usurpare Tesla, di portarlo in una dimensione diversa e costringerlo nei suoi canoni manipolandolo per i propri interessi particolari”. Insomma, lasciate in pace i morti.