DATA: 28 Dicembre 2010
FONTE: www.venezia.net – www.OstelliOnline.net
AUTORE: Tania Danieli
Per la nostra rubrica Venezia Segreta citiamo oggi alcune delle innumerevoli leggende che circolano tra le calli e i campi di Venezia in merito alla presenza di fantasmi vari. Naturalmente si tratta di storie che traggono tutte origine da eventi drammatici, più o meno remoti: lo spirito di un defunto che si è macchiato di gravi colpe prima di morire, o morto violentemente, è legato a un luogo preciso per sempre.
Uno dei più famosi fantasmi veneziani è quello del Campanaro di San Marco, di nome Zani, il cui scheletro è conservato nel Museo di Storia Naturale al Fondaco dei Turchi, di fronte a San Marcuola. Anche Gianni Nosenghi lo cita ne “Il grande libro dei misteri di Venezia risolti e irrisolti’: questo scheletro, colpevole di aver venduto le sue ossa alla scienza per avidità, poco prima della mezzanotte si allontanerebbe dalla sala del museo per andare a suonare i dodici rintocchi nel “suo”Campanile.
Altro celebre spirito infesta le stanze di Ca’ Mocenigo: Giordano Bruno. Proprio in questo palazzo egli fu tradito e tenuto prigioniero prima di essere consegnato nelle mani dell’Inquisizione. In tempi anche recenti, alcuni degli inquilini che vi risiedono tuttora dicono di essere stati infatti turbati dal fantasma del filosofo che a volte appare.
Nelle acque antistanti l’Isola di San Michele, il cimitero di Venezia, vi potrrebbe capitare di vedere lo spirito di una bambina, Giuseppina Gabriel Carmelo, morta annegata nel 1904: la gondola su cui viaggiava a causa della nebbia si scontrò con un vaporetto. Si dice che nelle notti di nebbia a volte capita di vedere una piccola bara galleggiante con quattro ceri accesi sul coperchio. È Giuseppina che si mostra, per evitare che i traghettatori le vengano ancora addosso.
In Campo de San Piero, a Castello, il fantasma della giovane Tosca si aggira vestito da sposa, e cerca disperatamente il dito dell’anello che un giorno le fu tagliato. Solo così potrà celebrare il suo matrimonio.
In Campo San Barnaba, invece, è possibile addirittura imbattersi in una mummia: quella di un crociato francese, morto in maniera disonorevole in città prima dell’imbarco per la Terrasanta, e ancor oggi alla ricerca di un gesto nobile da compiere, unica maniera per riscattarsi. Da notare: è proprio in Campo San Barnaba che nella sua penultima avventura Indiana Jones si ritrova lungo il viaggio alla ricerca del Santo Graal!
Nei pressi del Ponte di Rialto, e più precisamente in Campiello del Remer, che si affaccia sulla del Canal Grande nei pressi del Ponte di Rialto vi potrebbe capitare di assistere ad un’agghiacciante visione: il corpo di Fosco Loredan che affiora dall’acqua con la testa di sua moglie Elena tra le mani, che lui stesso mozzò in un impeto di gelosia.
Da ultimo dobbiamo assolutamente raccontare del dolce fantasma della ragazza senza nome che si aggira fra le stanze di Palazzo Grassi: sussurra all’orecchio delle donne il loro nome di battesimo, e si dice che una volta salvò la vita a una persona. Più che uno spirito, si direbbe un piccolo angelo calato tra li uomini.
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