DATA: 27 Gennaio 2011
FONTE: www.gialli.it
AUTRICE: Claudia Migliore
Il Louvre apre ai “morti”, scopre le tombe, presenta il macabro. In una mostra tematica dal 13 gennaio al 28 marzo affronta da tutti gli angoli della cultura visiva, arte, cinema, teatro, il tema della morte che sfida il dogma cristiano attraverso la rinascita, il ritorno, nelle sue varie forme: fantasmi, morti viventi, ombre. Storie, approfondimenti, tradizioni raccontate in immagini, film, dipinti per ripercorrere nella storia, dal medioevo ad oggi, la più terribile e misteriosa delle paure umane.
Spettri, macabre danze, fantasmi, teschi, ombre e luci. Non siamo pronti ad una mostra così di rottura in un museo che ci ha abituato, con la sua eleganza, al tema del classico, del bello. Non ci aspetteremmo mai che tra una Nike, una Gioconda ed una Venere di Milo si possano stagliare davanti ai nostri occhi immagini di morte che creano ansia, angoscia, terrore. Ma tant’è e la mostra per gli appassionati del genere riserva grandi sorprese. Dai dipinti di Jacopo Bellini, agli schizzi di Victor Hugo, ai fantasmi letterari di Ingres, Delacroix, Girodet. Alla “Madame mort” di Gaugin, in cui un corpo sottile ed elegante è vittima di un abbraccio mortale che appare quasi come il caldo abbraccio di una stola di pelliccia bianca. «Revenants», ovvero «Immagini, figure e racconti del ritorno dei morti» è il nome dell’evento che attraversa l’Europa e la sua storia nelle immagini più temute e nelle paure mai affrontate e che nei dipinti e nei disegni anticipa la rassegna cinematografica, pezzo forte della mostra, che prende avvio il 21 febbario, e che parte da una retrospettiva degli anni ’20 fino ad arrivarrivare al 3D. Si comincia con un muto del 1914 di Edward Curtis “Nel paese dei cacciatori morti”, passando per “La carretta fantasma” di Victor David Sjostrom attore e regista svedese del 1921, “Vampyr” di Carl Theodor Dreyer sceneggiatore danese (1932), il più famoso “Testamento del dottor Mabuse” di Friz Lang del 1933. Fino ad arrivare a Dead Man di Jim Jarmusch, del ‘95. Non mancano anche gli italiani che partono dal 1964 con Ubaldo Ragona e il suo “L’ultimo uomo sulla Terra” con l’immancabile Vincent Price alle prese con una popolazione di morti viventi che ha preso possesso di una landa metafisica. Gli appuntamenti sono piuttosto serrati ogni giorno conferenza e proiezione, alle 18.30 e alle 20.30. Si comincia il 21 febbraio con Sjostrom: la sera di Capodanno, una credenza popolare dice che un condannato a morte ritorna in città per raccogliere le anime dei morti futuri. Se non vedete l’ora di farvi spaventare non perdetevi “Revenants” e magari se siete un po’ debolucci dopo potete sempre farvi un giro ad EuroDisney!