DATA: 01 Agosto 2011
FONTE: http://www.toscananews24.it
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A gentile richiesta, il mensile riprende la pubblicazione di dodici numeri all’anno anziché undici. Pertanto troverete in edicola ad agosto il numero 474 ed a settembre il numero 475. Dal mese di agosto il GdM è disponibile anche per iPad, Android e tutti i tablet scaricando gratuitamente l’applicazione ezPress. Clicca qui e scarica Il Giornale dei Misteri al prezzo speciale di 3,50 euro.
La lettera scelta per voi
Nessuno soffre a caso
Vi scrivo spinto dalla disperazione nel cercare di dare un senso ad eventi che forse non lo hanno. Da alcuni anni visito i siti che trattano di medianità sul web e leggo un po’ di tutto sul tema. Pratico inoltre la meditazione, specialmente la tecnica del respiro dell’infinito, che mi ha donato un po’ di pace interiore. Nel 2006 ebbi un pensiero – “e se rimarrai senza soldi…” – e da allora è iniziato il mio disastro finanziario (sono un piccolo operatore di borsa). Poi macigni di dolore: prima mia sorella, già sofferente di psicosi, ha cominciato a stare sempre peggio, poi mia madre con la demenza senile ed infine la morte di mio fratello a soli quarantacinque anni che ha lasciato tre ragazzine. Un dolore troppo grande. Non capisco perché io abbia superato l’infarto e mio fratello ne sia rimasto vittima. Non riesco a dare un significato a questo immenso dolore. Potete aiutarmi? Rocco, Napoli.
Caro Rocco, scusaci, ma noi crediamo che nella struttura matematica della realtà nessuno soffra ingiustamente. Tu adesso, come Rocco, hai subito “grappoli” di dolori, ma il tuo vero essere, cioè la tua coscienza, di questo aveva bisogno per avanzare. Ecco il significato che le Guide danno a tutto il dolore e quindi anche al tuo. Scusaci se non ti abbiamo aiutato come ti aspettavi. Ma non è un aiuto sapere che il dolore è il propellente dell’evoluzione e che nessuno soffre “a caso”? Quando il dolore cessa di soffiare, allora è il momento della meditazione, che tu già pratichi. Ti suggeriamo quindi di meditare sul perché del tuo dolore, perché ogni effetto ha la sua causa. Infine ricorda: la pace dipende sempre dall’accettazione del dolore. Un profondo saluto. Vitaliano Bilotta di Evolvenza.
Nel numero 474 di agosto 2011
“Molte sono le credenze che ruotano intorno allo sviluppo di presunte capacità telepatiche ed extrasensoriali dei gemelli identici, ma cosa c’è di vero? Le indagini scientifiche moderne hanno fatto molta luce su questo argomento e sull’influenza della genetica nelle varie sfere o ambiti della loro vita. Fino a che punto condividono aspetti della personalità, del comportamento e delle predisposizioni naturali? E’ estremamente esemplificativa la testimonianza dei fratelli Gibb, fondatori del gruppo musicale Bee Gees, i quali assicuravano di vivere fenomeni paranormali con estrema facilità e a volte – proprio come le gemelle riojane – hanno descritto situazioni nelle quali uno di loro provava, a distanza, il dolore dell’altro provocato da una bruciatura o da una contusione. Una volta Maurice, deceduto nel 2003, ebbe improvvisamente la visione di un treno che stava deragliando. Tra i passeggeri feriti vide il suo gemello Robin sano e salvo. Seppe poi che le cose erano andate esattamente così”.
Da “Dalla Spagna. Gemelli: il mistero delle loro facoltà paranormali” di Isabela Herranz, a pagina 9.
“Ho sempre sentito in me la sensazione di avere vissuto un’altra vita, avevo troppi casi di déjà vu, sogni con ricordi indimenticabili, percezioni extrasensoriali che mi portavano a descrivere fatti accaduti a persone che si affidavano a me per cure pranoterapeutiche. Un giorno ero andata con mio marito all’estero. Con un pullman ci portarono in un albergo. Appena entrata ebbi la sensazione del déjà vu e lo dissi a mio marito dicendogli anche che in quell’albergo doveva esserci un grande salone sistemato a biblioteca con un grande quadro appeso che prendeva quasi tutta una parete, raffigurante una scena di feriti di guerra riuniti per una rappresentazione teatrale a loro beneficio; vedevo anche, in disparte, due medici e tre signore col velo che li aiutavano a sistemarsi nelle sedie. Mio marito sorrise alla mia descrizione dicendomi: “Ma non sei mai stata né in questo paese né in questa città, come fai a dire una cosa simile?”. Non sorrise più però, quando girando per l’albergo trovammo la biblioteca esattamente come l’avevo vista io ed il quadro che avevo perfettamente descritto”.
Da “Un dono meraviglioso” di Leda de Giorgio, a pagina 32.
“Nel XIII secolo la scoperta scientifica più rilevante che era stata compiuta riguardò il modo di distillare il vino! Può far sorridere la cosa, ma quando l’alchimista e medico spagnolo Arnaldo di Villanova sviluppò la tecnica per preparare l’alcool puro, la gente rimase molto impressionata da questo prodigio, probabilmente nemmeno compreso, tanto che il prodotto ottenuto venne chiamato “aqua ardens” per la sensazione… “urente” che dava metterla a contatto con la mucosa della bocca e con la lingua. Ve l’avevo detto, che le persone erano ancora pure di spirito, senza malizia intellettuale, “analfabete”; usando un termine nemmeno tanto dispregiativo, anzi qualificativo in tutta la sua accezione relativa al vantaggio derivante dal non essersi ancora imbattuti in deviazioni mentali perniciose quali possono derivare dalla “cultura” di nozioni false e tendenziose (si veda la gravità ancora “fatta passare” assurdamente per una “forza”)”.
Da “I rischi dello sperimentare” di Massimo Corbucci, a pagina 38.
“Nata nei pressi di Alzey, nell’Assia renana (contea di Spanheim) nel 1098, decima figlia di una nobile famiglia, Ildegarda trascorse i primi anni della sua infanzia nel castello di famiglia, tra il Reno e la Mosella. Fin dall’infanzia la piccola Ildegarda era immersa nella preghiera e nelle visioni divine ed aveva una salute malferma. A 8 anni fu affidata come allieva a Jutta di Spanheim ed entrò con lei nell’eremo benedettino di Disibodenberg, a circa 15 chilometri da Bad Kreuznach. Ancora adolescente, a 14 anni, Ildegarda prese i voti definitivi. La regola benedettina prescriveva non solo la preghiera, ma anche il lavoro e la carità verso il prossimo e gli infermi. La giovane Ildegarda si dedicò con fervore allo studio della medicina, della teologia, scrisse testi e musiche, ritenendo il canto un mezzo privilegiato di comunicazione con Dio”.
Da “Ildegarda di Bingen” di Maria Luisa Felici, a pagina 48.
“Era il 7 giugno scorso quando l’agenzia di stampa Ansa batteva una notizia clamorosa: “Dall’Australia una notizia ideale per gli appassionati delle ipotesi di complotto, o conspiracy theories. Dagli archivi superprotetti della Difesa sono misteriosamente scomparsi gli X-files che dettagliavano i numerosi episodi di avvistamento di Ufo in tutto il continente, nell’arco di decenni. Lo riferisce il giornale Sydney Morning Herald, che da due mesi attendeva di ottenere accesso ai documenti secondo la legge detta Freedom of Information Act (Foia), che obbliga i funzionari governativi a dare accesso a documenti di pubblico interesse. Nel corso degli anni i militari australiani avevano doverosamente indagato su un numero sconosciuto di avvistamenti; gli ufficiali di Intelligence dell’Aeronautica avevano controllato i movimenti noti di aerei confrontandoli con gli avvistamenti, rispondendo educatamente per posta a tutti coloro che dichiaravano di aver visto luci sospese nel vuoto, dischi volanti o altri oggetti misteriosi. Il quotidiano aveva chiesto di esaminare i documenti, ma la risposta è stata più sorprendente di quello che avrebbero potuto rivelare gli X-files: il materiale è quasi totalmente scomparso”.
Da “E.T. nella terra dei canguri” di Alfredo Lissoni, a pagina 58.