DATA: 11 Febbraio 2013
FONTE: http://www.nextme.it
AUTRICE: Roberta De Carolis
Non solo Scozia: un misterioso mostro lacustre, simile a quello mitologico di Loch Ness, sembra infatti aver abitato il lago Labynkir, nella remota Jakuzia (Siberia). Trovato infatti uno strano scheletro, che ricondurrebbe a diverse testimonianze tramandate per secoli. La scoperta è opera del Russian Geographical Society, e gli scienziati sostengono come il ritrovamento sia compatibile con il Diavolo del lago Labynkir.
Dopo il gemello dell’Alaska quindi, sembra che il mostro scozzese abbia, o abbia avuto nel passato, un altro stretto parente nella freddissima regione russa. “Sono state formulate tutta una serie di ipotesi su che tipo di creatura potrebbe essere – ha spiegato Viktor Tverdokhlebov, membro del team che ha effettuato la ricerca- un luccio gigante, un rettile o un anfibio. Non siamo riusciti a provare o confutare queste versioni … [ma] siamo riusciti a trovare resti di mascelle e uno scheletro di animale”.
Il ritrovamento è avvenuto in modo del tutto casuale: il gruppo di studiosi stava infatti effettuando un campionamento di acqua, piante e animali sul fondo del lago, e utilizzando uno speciale scanner subacqueo, ha notato una grossa mascella e uno scheletro di fattezze molto particolari, non assimilabili, almeno apparentemente, a nessun animale attualmente noto.
I racconti narrano di un mostro gigantesco, che trasuda ferocia, e che può divorare con un sol boccone cani, renne, uomini. Secondo Tverdokhlebov e i suoi collaboratori lo scheletro è in linea con queste descrizione, stando alle dimensioni complessive e specifiche della mascella.
Ma come si concilierebbe l’esistenza di un essere vivente di quelle dimensioni con una temperatura, quella della Jacuzia, che può arrivare anche a -70° C? Anche su questo i ricercatori hanno un’ipotesi, che in realtà è stata formulata per spiegare un altro mistero legato al lago, il quale, nonostante la posizione geografica, manifesta quasi sempre 2° C in superficie.
Secondo gli studiosi, è possibile che una sorgente sotterranea scaldi il lago, e questo sarebbe compatibile con la natura vulcanica di gran parte della roccia nella zona. E’ anche noto, tra l’altro, che la maggior parte della zona orientale della Siberia è sismicamente attiva. Il quadro quindi avrebbe una sua coerenza interna.
Tuttavia, è chiaro, questa spiegazione alimenta anche il pensiero degli scettici, secondo i quali lo scheletro apparterebbe ad un enorme pesce, e non certo al Diavolo narrato nella leggenda. E se il Diavolo fosse proprio un enorme pesce che ha spaventato per decenni la popolazione locale?