DATA: 06 Luglio 2013
FONTE: http://www.romagnanoi.it
AUTORE: Redazione
La richiesta di un ‘ghostbuster’ all’assessore Morigi: “Nelle stanze di Palazzo potrebbero esserci fenomeni paranormali”
RAVENNA – Occhi indiscreti tra le sale di Palazzo Merlato. Questa volta però, non sono le webcam volute dai grillini e nemmeno gli argomenti del consiglio comunale a incuriosire i non habituè del civico 1 di piazza del Popolo. Bensì la possibilità che tra le stanze del municipio si aggirino misteriose presenze paranormali.
Non se lo aspettava davvero l’assessore a Bilancio e Politiche giovanili, Valentina Morigi, che ieri si è vista recapitare la singolare richiesta di un ‘esperto’ di fantasmi di potersi introdurre in particolari aree del comune con tanto di attrezzatura specialistica. “Buongiorno assessore – ha cordialmente esordito – mi occupo di indagare e archiviare fenomeni paranormali attraverso l’uso di strumentazione scientifica”.
La missiva prosegue con tanto di indicazione dei luoghi precisi in cui effettuare i sopralluoghi. “Sappiate che fare l’amministratore pubblico significa anche questo”, commenta ironicamente in prima battuta l’assessore su Facebook. Ma non esclude la possibilità di concedere l’autorizzazione.
“Ne parlerò in giunta, nella prossima seduta”, aggiunge al telefono specificando di essere ancora all’oscuro riguardo la provenienza del cacciatore di spettri. Certo è che, considerata la natura del luogo, si dovrà adattare.
L’assessore si mostra comunque disponibile, ipotizzando una possibile risposta: “Le comunico che il patrimonio pubblico agibile e non interdetto alla visita dei cittadini è a disposizione di tutti, compatibilmente con gli orari di apertura garantiti dal personale”. Nessuna caccia notturna, puntualizza, chiedendo ulteriori lumi sulle indagini.
“Come fervida razionalista, invece, le rivolgo un umile invito ad impiegare il suo tempo concentrando le sue indagini e le sue analisi sui fenomeni normali, reali e concreti del nostro tempo e del nostro vivere quotidiano. La consapevolezza del mondo che ci circonda, l’impegno civile per migliorarlo – conclude la Morigi -, è una ricerca che riempie la vita”.