DATA:Martedì 30 Luglio 2013
FONTE: http://www.ufodigest.com – http://ansu.altervista.org
AUTORE: La Redazione
Eventi paranormali hanno influenzato le decisioni di George Washington?
Sembra, che pochi sanno che la storia di una nazione nascente come l’America dell’epoca, fosse farcita e intrecciata con singolari eventi soprannaturali.
Colonie inglesi d’America,inverno 1777. L’esercito continentale al comando del generale George Washington formato da circa 12.000 uomini si ritrova in fase di stallo,in pieno inverno, con poche scorte, nessun rinforzo, male attrezzata e al limite della fame. Il generale si trova in una posizione difficile, ad un soffio
dalla sconfitta totale. Inizia a contemplare la possibilità di abbassare le armi, mentre il suo stesso stato maggiore discute nervoso per l’avvenimento appena accaduto e aspettandosi da un momento all’altro la dichiarazione di resa imminente. Il congresso ha appena inviato al generale Washington una colonna
di carri di rifornimento che è stata costretta a fermarsi a causa del nemico. Valley Forge è stata il teatro di uno dei momenti più disperati della rivoluzione americana.
L’ora più buia
Il generale si trova in una grande casa coloniale a due piani utilizzata come quartier generale della sua armata, ha appena ricevuto un corriere a cavallo che gli consegna un messaggio agghiacciante mentre sedeva al tavolo insieme al generale Danforth e al comandate francese Lafayette, gravemente ferito ad una gamba. Il messaggio riporta che la spedizione inviata alla sua armata è fallita. La guerra era giunta al suo frangente più disperato e il morale dei suoi uomini era talmente basso che il generale non era certo se avrebbero continuato a combattere. Come avrebbe potuto il sogno della nascita di questa nuova nazione sopravvivere se l’aiuto che aveva tanto pregato era svanito nel nulla? Ogni mese l’esercito continentale perdeva circa 500 uomini solamente a causa dell’esposizione alle malattie e alla malnutrizione. Era giunto il momento di fare i conti con la cruda realtà.
Un episodio inquietante
Washignton decise di uscire da solo nella notte per meditare accompagnato solo dal suo cavallo. Raggiunto un pozzo d’acqua si sdraio nella neve e giunse le mani in preghiera chidendo a Dio se lui fosse all’altezza di prendere una decione tanto importante e da cui dipendevano cosi tante vite, Poi pregò il Signore per il suo aiuto. Subito con il suo sguardo chino sulla neve vide materializzarsi delle immagini, talmente nitide che iniziò a spazzare la neve con la mano per lo stupore e lo spavento. Poi senti la presenza di qualcuno vicino a lui e una voce che gli parlava, Alzò lo sguardo e vide davanti a se la figura di un capo indiano, uomo con cui aveva combattuto nelle passate battaglie per il dominio delle colonie contro i francesi.
Valore in battaglia
Nella battaglia del fiume Monogahela, sotto il comando del generale inglese Braddock, Washington e la truppa inglese si ritrovarono coinvolti in una schermaglia scatenata dalle forze combinate indiane e francesi che decimarono le file degli inglesi. Durante la battaglia Washington venne disarcionato due volte dal tiro dei nemici che ferirono i suoi cavalli e tutti gli ufficiali inglesi vennero uccisi dai cecchini indiani appostati nella boscaglia. Nonostante i quindici
colpi sparati a Washington mentre cercava di riorganizzare i suoi uomini, ne usci indenne. Il generale Braddock rimase ucciso e la spedizione inglese persa circa 800 uomini. Si scopri poi che c’erano 4 buchi nella divisa di Washington e altri 2 nel suo cappello. In più di 200 battaglie a cui partecipò, Washington non aveva subito nemmeno una ferita.
L’ex nemico diventa un alleato
Il capo indiano durante la battaglia aveva ordinato ad un suo fuciliere di abbattere Washington ma di aver alla fine ritirato l’ordine perchè dopo svariati tentativi, si era arreso dicendo che l’uomo era probabilmente protetto dal grande spirito e che non era suo destino morire colpito da un proiettile. Considerando il gran numero di battaglie combattue dal generale viene da pensae che fosse proprio cosi. Nella visione l’indiano parlò e disse lui che era destinato a diventare il
capo di un grande impero che sarebbe sorto da li a poco. E ora si trovava li, davanti a lui nel bel mezzo pungente della notte faccia a faccia con il generale. D’un tratto si senti un rumore e Washngton si girò di scatto per vedere di cosa si trattasse e rigirandosi di nuovo non vide più nessuno, il capo era scomparso.
Nessuna traccia
Il capo era svanito, ma la misteriosa apparizione aveva colpito il generale nel profondo. Sul terreno non c’era nessuna impronta. Subito Washington tornò al quartier generale e convocò immediatamente un metting con tuti gli ufficali di comando per le nove di quella sera, poi si ritirò nel suo uffico, sedendosi pensieroso sulla sedia in parte al camino e appoggiando la testa allo schienale addormentandosi momentaneamente.
Una visione del futuro?
Mentre dormiva Washington venne assalito da delle visioni. Si vide proiettato nel futuro mentre i suoi occhi si rovesciavano all’indietro nella fase REM. Appena sveglio seppe cosa doveva fare. Giunta l’ora della riunione il generale radunò il suo staff dirigendosi verso gli uffici del quartei generale. Una volta entrato Washington iniziò ad impartire subito gli ordini lasciando gli ufficiali attoniti. Disse loro di radunare le truppe e di assegnare loro dei compiti in modo da tenerli impegnati e distrarli mentre li sbalordiva proclamando a gran voce che alla fine sarebbero riusciti a sconfiggere gli inglesi e che la vittoria sarebbe stata loro! Quando un paio di ufficiali gli chiesero cosa fosse cambiato nella sua visione delle cose egli rispose che nulla era cambiato, ma che sarebbe stato lui stesso con le proprie azioni e a ribaltare le sorti della guerra, poi congedò i suoi uomini. Dopo la riunione il comandante francese Lafayette si avvicinò a Washington e gli chiese da cosa derivasse tanto entusiasmo, cosi il generale gli spiego tutto l’accaduto e gli disse di quella incredibile visione. Fino ad allora il francese aveva sempre cercato di spronarlo a non arrendersi agli inglesi e ora finalmente vedeva il generale convinto e sicuro di sè come mai prima d’ora. Il futuro era in costruzione.