DATA: Sabato 24 Settembre 2011
FONTE: http://pensierospensierato.blogspot.com
Quanti post ho scritto su Venezia e i suoi misteri? Talmente tanti che non li conto nemmeno più!
Il fatto è che Venezia è una città così affascinante e così piena di misteri e segreti che spesso mi viene da prendere il treno e andarla a visitare, girovagando quasi senza meta per le sue calli e i suoi campielli, lasciandomi guidare solo del mio “sesto senso” che mi porta ad addentrarmi in luoghi stupendi e densi di magia.
Camminando per Venezia, dal centro esatto del Ponte dell’Accademia si riesce a spingere lo sguardo fino ad ammirare la cupola della chiesa della Madonna della Salute, che è situata nella Punta della Dogana, di fronte al bacino di San Marco.
La storia della basilica è nota: fu edificata come ex voto dai veneziani che erano stati decimati dalla peste che tra il 1630 e il 1631 colpì Venezia…
Per una descrizione completa della sua storia vi rimando al link di Wikipedia. A noi basta sapere che
questo meraviglioso capolavoro dell’architettura barocca veneziana venne edificato su progetto di Baldassarre Longhena (1631-81), scelto dal Senato tra gli undici presentati, come ringraziamento alla Madonna per la liberazione della città dalla peste del 1630. All’interno conserva importanti opere di Tiziano e Tintoretto.
Secondo la leggenda, per fare spazio alla nuova chiesa si scelse di demolire un soppresso complesso religioso (la Chiesa della Santissima Trinità con convento e scuola) adiacente alla dogana di Venezia.
Si dice anche che sul luogo in cui è stata eretta la basilica si trovasse un cimitero, nel quale erano sepolti molti veneziani che erano morti di peste, ed è proprio alla costruzione della chiesa della Salute che è legata una terrificante ghost story veneziana.
Durante i lavori di punto in bianco iniziarono terrificanti apparizioni: bambini che avvicinavano i figli degli operai con l’intenzione di giocare e svanivano di colpo, urla e sussurri nella notte, cani che ringhiavano e scomparivano se minacciati, e poi suoni metallici, botti sordi, trastuoni di catene trascinate, colpi su pavimenti e porte.
Le cose peggiorano col tempo, con gli operai che venivano disturbati da mani invisibili, che nascondevano gli attrezzi da lavoro o peggio che levavano loro le coperte o li afferravano mentre dormivano.
All’inizio nessuno parve occuparsi seriamente di questi eventi, ma quando i fatti iniziarono a intensificarsi, sia come numero che come intensità, si capì che qualcosa di strano stata davvero succedendo, e bisognava al più presto reagire.
Il Consiglio dei Dieci stabilì che a procurare tutti quei “fastidi” erano le anime dei defunti del vecchio cimitero della Trinità in via di abbattimento per far spazio alla Chiesa, e si ordinò a un sacerdote di benedire l’edificio. Il prete si recò alla vecchia chiesa, e recitò una speciale preghiera, seguita da una benedizione dell’intero edificio con l’acqua benedetta, per calmare le anime dei morti.
Di punto in bianco le manifestazioni spaventose finirono, e la gente cantò vittoria, convinta che i fantasmi se ne fossero definitivamente andati. Purtroppo però nessuno poteva immaginare quello che di lì a poco sarebbe avvenuto nel cantiere dove si stava costruendo la basilica.
Iniziò infatti a udirsi uno strano ronzio, proveniente dalle viscere della terra, che cresceva di giorno in giorno per intensità. Dopo quattro giorni, il ronzio si trasformò in un suono inquietante, e se gli si prestava attenzione, si potevano distintamente udire due voci, una di uomo e una di donna, che parlavano assieme pronunciando le stesse parole.